COS’E’ L’ABOMINAZIONE DELLA DESOLAZIONE DI CUI PARLA LA BIBBIA

Molte profezie bibliche sono state travisate da lettori che non avendo le conoscenze linguistiche e storiche cercando di interpretare e dare un riferimento storico hanno solo creato confusione.

Una delle più equivocate è la profezia riferita a un uomo (che vedremo più avanti chi è) che è stato previsto avesse distrutto la città e il tempio di Gerusalemme descritta in

DANIELE cap. 9 ver. 27

Egli stringerà una forte alleanza con molti
per una settimana e, nello spazio di metà settimana,
farà cessare il sacrificio e l’offerta;
sull’ala del tempio porrà l’abominio della
desolazione
e ciò sarà sino alla fine,
fino al termine segnato sul devastatore».

 

Dio ha a cuore la comunione con il suo popolo quindi una devastazione del tempio di Gerusalemme che è il luogo di comunione per il popolo ebraico è vista come una abominazione

 

ABOMINIO= Fatto, azione o comportamento esecrabile

 

ABOMINAZIONE= 1 L’abominare, il detestare; esecrazione, profondo disprezzo: è degno di biasimo 2 Cosa abominevole, infamia, nefandezza

SINONIMO: orrore, abominio

 

Questa profezia si è avverata nel 70 d.c. proprio come è stata descritta in

DANIELE c. 9 v. 26  Dopo sessantadue settimane,
un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui;
il popolo di un principe che verrà
distruggerà la città e il santuario;
la sua fine sarà un’inondazione e, fino alla fine,
guerra e desolazioni decretate.

 

CONSACRATO in ebraico si dice CRISTO

quindi capire di chi si sta parlando è semplice visto che è stato ucciso senza colpa

ISAIA c. 53 v. 5 Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

SESSANTADUE SETTIMANE sono le settimane che intercorrono tra l’uccisione dell’ultimo profeta (con cui si chiuse il vecchio testamento) GIOVANNI detto IL BATTISTA e la crocifissione di Gesù (con cui si apre il nuovo testamento)

subito dopo la morte di Gesù sulla croce si è avverato il seguito della profezia

infatti il popolo che verrà è quello romano

e il principe in questione è Tito Flavio Cesare Vespasiano Augusto figlio dell’imperatore Vespasiano che per reperire fondi e finanziare il programma del padre di costruire il colosseo e i bagni pubblici romani ha utilizzato una ignobile scusa, quella di dovere sedare una ribellione così ha potuto depredare Gerusalemme distruggendo il tempio e le case per trovare l’oro, arrivando perfino a squartare le viscere a quelli che fuggivano sapendo che per nasconderlo avevano ingoiato l’oro di famiglia.

Gesù aveva predetto che questo sarebbe accaduto come possiamo leggere in

Matteo cap.24 ver.1  Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. 2 Gesù disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata».


da questa frase i discepoli sono rimasti scossi infatti dopo che sono arrivati al monte hanno voluto riprendere il discorso

Matteo cap. 24 ver. 3 Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo».

 

Gesù ha soddisfatto questa richiesta parlando di tutto quello che doveva succedere e tranquillizzando gli apostoli che anche se erano previste cose terribili Dio non li avrebbe abbandonati

al verso 6 leggiamo: Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine.

Naturalmente Gesù non ha dato date e tempi perche non è dato agli uomini di saperli e consiglia:

42 Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43 Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44 Perciò anche voi state pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà.
Ma nel verso 15 facendo riferimento alla frase “l’abominazione della desolazione” ha anche voluto chiarire che il tempo della distruzione del tempio descritta dal profeta Daniele era arrivato non solo perché rifiutando e uccidendo il Cristo si sarebbero attirate le maledizioni previste ma anche perché da quel momento l’unico mediatore sarebbe stato Gesù

1Timoteo 2:5  Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo,

quindi il tempio di Gerusalemme che era il luogo dove il sacerdote ebraico metteva in comunione il popolo con Dio non avrebbe più avuto motivo di esistere.

Di questo cambiamento il simbolo è stato lo squarcio da cima a fondo della cortina del tempio al momento della morte di Gesù

Matteo c.27 v.51 Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono,

 

In Matteo cap.24 dai versi 29 al 31 Gesù parla del suo ritorno ma inizia inserendo nel discorso le parole “subito dopo” per fare capire che stava parlando di momenti diversi e per rendere ai discepoli più comprensibile quello che stava spiegando ha aggiunto:

34 in verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga.

Infatti sia la soppressione del giusto (morte di Cristo sulla croce) che la distruzione del tempio sono successe a breve tempo dalle parole di Gesù,

mentre per la seconda parte della profezia che riguarda il suo ritorno e il giudizio (che Gesù ha staccato con le parole “SUBITO DOPO”) stiamo ancora aspettando

MATTEO c.24. v. 29 Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce,
gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
30 Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. 31 Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli.

 

Daniele al capitolo 9 dai versi 1 al 19 descrive la rivelazione che ha avuta da Dio su quello che sarebbe successo, la sua reazione e la sua preghiera all’avviso delle sventure come conseguenza dell’assassinio del Cristo annunciate sul popolo ebraico

Daniele 9

1 Nell’anno primo di Dario figlio di Serse, della progenie dei Medi, il quale era stato costituito re sopra il regno dei Caldei, 2 nel primo anno del suo regno, io Daniele tentavo di comprendere nei libri il numero degli anni di cui il Signore aveva parlato al profeta Geremia e nei quali si dovevano compiere le desolazioni di Gerusalemme, cioè settant’anni. 3 Mi rivolsi al Signore Dio per pregarlo e supplicarlo con il digiuno, veste di sacco e cenere 4 e feci la mia preghiera e la mia confessione al Signore mio Dio: «Signore Dio, grande e tremendo, che osservi l’alleanza e la benevolenza verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, 5 abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! 6 Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali hanno in tuo nome parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese. 7 A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancor oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i misfatti che hanno commesso contro di te. 8 Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te; 9 al Signore Dio nostro la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, 10 non abbiamo ascoltato la voce del Signore Dio nostro, né seguito quelle leggi che egli ci aveva date per mezzo dei suoi servi, i profeti. 11 Tutto Israele ha trasgredito la tua legge, s’è allontanato per non ascoltare la tua voce; così si è riversata su di noi l’esecrazione scritta nella legge di Mosè, servo di Dio, perché abbiamo peccato contro di lui.
12 Egli ha messo in atto quelle parole che aveva pronunziate contro di noi e i nostri governanti, mandando su di noi un male così grande quale mai, sotto il cielo, era venuto a Gerusalemme.
13 Tutto questo male è venuto su di noi, proprio come sta scritto nella legge di Mosè. Tuttavia noi non abbiamo supplicato il Signore Dio nostro, convertendoci dalle nostre iniquità e seguendo la tua verità. 14 Il Signore ha vegliato sopra questo male, l’ha mandato su di noi, poiché il Signore Dio nostro è giusto in tutte le cose che fa, mentre noi non abbiamo ascoltato la sua voce. 15 Signore Dio nostro, che hai fatto uscire il tuo popolo dall’Egitto con mano forte e ti sei fatto un nome, come è oggi, noi abbiamo peccato, abbiamo agito da empi. 16 Signore, secondo la tua misericordia, si plachi la tua ira e il tuo sdegno verso Gerusalemme, tua città, verso il tuo monte santo, poiché per i nostri peccati e per l’iniquità dei nostri padri Gerusalemme e il tuo popolo sono oggetto di vituperio presso quanti ci stanno intorno.
17 Ora ascolta, Dio nostro, la preghiera del tuo servo e le sue suppliche e per amor tuo, o Signore, fa’ risplendere il tuo volto sopra il tuo santuario, che è desolato. 18 Porgi l’orecchio, mio Dio, e ascolta: apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo nome! Non presentiamo le nostre suppliche davanti a te, basate sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia.
19 Signore, ascolta; Signore, perdona; Signore, guarda e agisci senza indugio, per amore di te stesso, mio Dio, poiché il tuo nome è stato invocato sulla tua città e sul tuo popolo».

 

Dal verso 20 al 27 Daniele descrive la risposta che Dio ha dato alla sua preghiera

20 Mentre io stavo ancora parlando e pregavo e confessavo il mio peccato e quello del mio popolo Israele e presentavo la supplica al Signore Dio mio per il monte santo del mio Dio, 21 mentre dunque parlavo e pregavo, Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l’ora dell’offerta della sera.
22 Egli mi rivolse questo discorso: «Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere.
23 Fin dall’inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per annunziartela, poiché tu sei un uomo prediletto. Ora sta’ attento alla parola e comprendi la visione:
24 Settanta settimane sono fissate
per il tuo popolo e per la tua santa città
per mettere fine all’empietà,
mettere i sigilli ai peccati, espiare l’iniquità,
portare una giustizia eterna,
suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei
santi.
25 Sappi e intendi bene,
da quando uscì la parola
sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme
fino a un principe consacrato,
vi saranno sette settimane.
Durante sessantadue settimane
saranno restaurati, riedificati piazze e fossati,
e ciò in tempi angosciosi.
26 Dopo sessantadue settimane,
un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui;
il popolo di un principe che verrà
distruggerà la città e il santuario;
la sua fine sarà un’inondazione e, fino alla fine,
guerra e desolazioni decretate.
27 Egli stringerà una forte alleanza con molti
per una settimana e, nello spazio di metà settimana,
farà cessare il sacrificio e l’offerta;
sull’ala del tempio porrà l’abominio della
desolazione
e ciò sarà sino alla fine,
fino al termine segnato sul devastatore».

Purtroppo molte figure autorevoli cristiane, sia cattoliche che evangeliche, hanno dato interpretazioni varie a questo scritto e ancora oggi ci sono cristiani che aspettano di vedere ricostruito il tempio di Gerusalemme, ripristinati i sacrifici e un uomo chiamato anticristo che rappresentando l’abominazione della desolazione si impadronirà di questo tempio.

Questo è un inganno del male con lo scopo di fare credere ai cristiani che il ritorno di Cristo non è imminente e molti pastori e responsabili di chiesa si adagiano su questo errore per predicare ai fedeli che il ritorno di Cristo è ancora lontano perché prima deve essere ricostruito il tempio.

Rimando i lettori allo studio biblico (su questo blog) dedicato al RITORNO DI CRISTO E AVVENIMENTI DEGLI ULTIMI TEMPI dove sono descritte le profezie di riferimento

 

Pubblicato da Chiesa Cristiana evangelica

Registrazioni e studi eseguiti presso la Chiesa Evangelica Pentecostale di Torre Archirafi - Riposto (CT)