I RACCONTI DELLA BIBBIA SONO DI ORIGINE SUMERA?

È un errore comune pensare che i racconti biblici della creazione e del diluvio che troviamo nel libro della Genesi siano di origine sumera (un popolo che abitava la Mesopotamia una zona a sud dell’attuale Iraq) e copiati dagli ebrei.

Molti pseudo studiosi solo per attaccare la sacralità della bibbia nascondono a chi legge e non è a conoscenza dei fatti biblici e storici la vera motivazione.

Gli ebrei fino a Mosè non conoscevano la scrittura quindi non avrebbero potuto scrivere le storie che conoscevano per rivelazione divina e per ordine divino si tramandavano da padre in figlio con scrupolosa attenzione mentre i sumeri, molto più evoluti e inventori della scrittura avendo sentito questi racconti da viaggiatori come Abramo che con il padre Terah si trasferì a CARRAN  in pieno territorio sumero hanno messo tutto scritto su pietra ma senza la scrupolosità religiosa ebraica quindi hanno inquinato i racconti cambiando nomi, divinità e situazioni per renderli più colorati e adattarli alle loro credenze.

 

La credenza religiosa che più ha inquinato i racconti ebraici è stata quella delle divinità venute sulla terra per accoppiarsi con le donne umane dando vita a semidei giganti con gli occhi azzurri e i capelli biondi che per elevarsi a divinità completa dovevano compiere atti eroici. I sumeri a loro volta avevano importato queste credenze insieme ai racconti delle geste eroiche dai popoli del nord che si spostavano verso il medio oriente alla ricerca di terre fertili

 

Purtroppo questa credenza è stata importata dalla tradizione ebraica travisando quello che ha scritto Mosè in Genesi capitolo 6 ed è divenuta così importante da fare nascere un libro che per essere valorizzato è stato falsamente attribuito a Enoc un profeta vissuto 3000 anni prima e che non ha lasciato da tramandare nessun racconto personale altrimenti come Mosè ha messo su tavola gli altri racconti che compongono la genesi avrebbe scritto questi altri insegnamenti,

Il cosi detto LIBRO DI ENOC

redatto dagli scribi ebraici circa 100 anni prima di Cristo mischiando tradizioni e profezie per evitare che si perdessero le credenze e le tradizioni che loro professavano ma estranee alla bibbia e in seguito condannate da Gesù.

 

 

CHI SONO I GIGANTI DESCRITTI DALLA BIBBIA

GENESI cap. 6 verso 1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e furono loro nate delle figlie, 2 avvenne che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte. 3 Il SIGNORE disse: «Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l’uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni».
4 In quel tempo c’erano sulla terra i giganti, e ci furono anche in seguito, quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini, ed ebbero da loro dei figli. Questi sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi.

Dopo avere ucciso Abele, Caino si è allontanato dalla terra di origine fuggendo verso il nord con la sua compagna e altri della famiglia GENESI cap. 4 verso 16.

La differente alimentazione (Caino conosceva e ha trasmesso l’agricoltura quindi ha avuto meno a disposizione gli alimenti ricchi di calcio derivanti dalla pastorizia) e il clima più freddo e meno assolato (mancando l’esposizione al sole il corpo non produce la vitamina “D” che serve a fissare il calcio nelle ossa e queste continuano a crescere, in oltre non sviluppa i pigmenti scuri della pelle e dei peli che servono a difenderlo dai raggi solari) hanno influito sulla fisionomia della progenie generata da Caino tanto da differenziare la razza.

Come è comprensibile dal verso 1 è trascorso molto tempo tra la colonizzazione delle terre del nord e l’espansione che ha rimesso in contatto i 2 popoli progenie dei 2  fratelli ma differenziati dalle condizioni esterne tanto che quelli rimasti in medio oriente non li ha considerati uguali a loro ma li ha giustamente chiamati giganti (GENESI cap. 6 v 4)

Questi razza chiamata giganti si differenziavano dai residenti per le stesse caratteristiche che oggi possono differenziare un uomo di razza ariana (alto con occhi, capelli e pelle più chiari) da uno di razza europoide medio orientale (basso con capelli e pelle più scura).

Questo nome dato a quel tempo dagli ebrei agli uomini che arrivavano dal nord ha generato molta confusione perché si è sommato a un discorso per molti poco chiaro.

Gli ebrei si definivano FIGLI DI DIO perché seguirono gli insegnamenti di SET figlio di ADAMO e EVA e continuarono i rituali dei sacrifici avendo avuto la rivelazione di essere il popolo scelto da Dio mentre definivano gli altri FIGLI DEGLI UOMINI perché non avevano né il loro aspetto e nemmeno la loro fede.

Quando i popoli si mischiarono i fedeli ebrei hanno importato le loro tecnologie, le usanze e le credenze delle donne provenienti dal nord che avevano sposato (non cercavano la comunione con Dio ma studiavano gli astri e credevano che l’uomo dovesse compiere grandi gesti eroici per elevarsi a divinità come spiega la seconda parte del verso 4) questa corruzione attirò la maledizione che si concluse con la loro morte nel diluvio che colpì la valle in cui risiedevano e da cui si salvò solo Noè, la sua Famiglia e i suoi animali.

A causa della contaminazione con credenze mitologiche sumere nate dalla degradazione della rivelazione divina (inquinata dalla fantasia degli uomini) il popolo ebraico di oggi è caduto nell’errore in cui cadono molti studiosi che pensano che nella bibbia si parli di un popolo di giganti figli di angeli decaduti e donne umane anche se questa teoria non combacia con il verso 4 che dice che i giganti erano già sulla terra da prima di questi accoppiamenti.

purtroppo la lingua di quel tempo era molto povera e a quelli che vogliono fantasticare su questi scritti basta omettere o spostare una parola per tirare fuori alieni, giganti e mostri vari. Quelli più colti per questa teoria prendono spunto dal LIBRO DI ENOC un falso storico attribuito a Enoc un uomo di Dio padre del più famoso Matusalemme e nonno di Noè (quindi vissuto molto prima di Mosè) nato come molti altri libri dai racconti della tradizione e redatto dagli scribi ebrei nel primo secolo avanti Cristo (e non scritto da Enoc vissuto circa 3000 anni prima come si vorrebbe fare credere) con lo scopo di conservare la tradizione di questi racconti, per questo il LIBRO DI ENOC non viene considerato né dagli ebrei né dai cristiani un libro ispirato da Dio e non fa parte dei libri canonici che compongono la BIBBIA.

In questo libro gli scribi hanno inserite a incastro limando le parti contraddittorie tutte le credenze ebraiche nate dalla contaminazione con altri popoli (che quindi non fanno parte della rivelazione divina) e alcune di queste di origine sumera sono di epoca precedente a Mosè ritrovate insieme ai rotoli di Isaia in una antica caverna biblioteca nel Mar Morto.

Anche se alcuni vedono nelle frasi di Gesù citazioni di questo libro è bene chiarire che non ha mai fatto nessuna citazione o riferimento specifico riconducibile al libro di Enoc ma ne ha spesso condannato i contenuti cioé gli elementi della tradizione ebraica raccolti in esso essendo il libro nato per trasmettere le credenze che facevano parte della tradizione ebraica ma non della bibbia anzi per la maggior parte in contrasto con la bibbia.

Gesù per fare capire che aveva in sé sia la natura divina spirituale di FIGLIO DI DIO che la natura umana di FIGLIO DI UOMO definisce più volte se stesso “FIGLIO DELL’UOMO” e molti confondono questa espressione riferendola al significato di appartenente a un popolo diverso da quello ebraico che gli davano gli ebrei 3000 anni prima rendendo ancora più complicato l’argomento.

la mitologia dei giganti era molto presente nei popoli mediorientali infatti la bibbia in altri 2 racconti parla di giganti

NUMERI cap 13 verso 25 E alla fine di quaranta giorni tornarono dall’esplorazione del paese, 26 e andarono a trovar Mosè ed Aaronne e tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la raunanza, e mostrarono loro i frutti del paese. 27 E fecero il loro racconto, dicendo: ‘Noi arrivammo nel paese dove tu ci mandasti, ed è davvero un paese dove scorre il latte e il miele, ed ecco de’ suoi frutti. 28 Soltanto, il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e grandissime, e v’abbiamo anche veduto de’ figliuoli di Anak. 29 Gli Amalekiti abitano la parte meridionale del paese; gli Hittei, i Gebusei e gli Amorei, la regione montuosa; e i Cananei abitano presso il mare e lungo il Giordano’. 30 E Caleb calmò il popolo che mormorava contro Mosè, e disse: ‘Saliamo pure e conquistiamo il paese; poiché possiamo benissimo soggiogarlo’. 31 Ma gli uomini che v’erano andati con lui, dissero: ‘Noi non siam capaci di salire contro questo popolo; perché è più forte di noi’. 32 E screditarono presso i figliuoli d’Israele il paese che aveano esplorato, dicendo: ‘Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo, è un paese che divora i suoi abitanti; e tutta la gente che vi abbiam veduta, è gente d’alta statura; 33 e v’abbiam visto i giganti, figliuoli di Anak, della razza de’ giganti, appetto ai quali ci pareva d’esser locuste; e tali parevamo a loro’.

come è chiaro in questo scritto gli esploratori nella prima parte hanno relazionato quello che avevano visto in 40 giorni di esplorazione senza accennare a questi enormi esseri ma una volta che si è deciso di combattere presi dalla paura per le fortificazioni e per dovere affrontare gli anakiti che erano un popolo di guerrieri originario del nord chiamato giganti come tutti i popoli del nord geneticamente più alti dei mediorientali, hanno screditato quello che prima avevano vantato aggiungendo un elemento che avrebbe dovuto intimorire tutti ma Mose che avendo studiato come figlio del faraone era un uomo di cultura sapeva che i giganti erano solo frutto di fantasia e collaborato da Aronne e Caleb che avevano piena fiducia in Dio e in Lui continuò la strada che Dio gli aveva indicata. altre volte la paura aveva fatto parlare di cose eccezionali per esempio in  Deuteronomio 1:28-30  si parla di citta fortificate che raggiungono il cielo e fortunatamente questo non eccita la fantasia degli pseudo studiosi altrimenti avrebbero attribuito alla bibbia altre costruzioni mitologiche

Dove andiamo noi? I nostri fratelli ci hanno fatto perdere il coraggio, dicendo: “Quella gente è più grande e più alta di noi; vi sono grandi città fortificate fino al cielo; e vi abbiamo visto perfino degli Anachiti”». Io vi dissi: «Non vi spaventate e non abbiate paura di loro. Il SIGNORE, il vostro Dio, che vi precede, combatterà egli stesso per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri in Egitto

mentre quando sono riportate le parole di Dio tutto si ridimensiona per come è nella realtà

Deuteronomio 2:9-11 Il SIGNORE mi disse: «Non attaccare Moab e non muovergli guerra, perché io non ti darò nulla da possedere nel suo paese, poiché ho dato Ar ai figli di Lot, come loro proprietà. Prima vi abitavano gli Emim: popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anachiti. Erano anch’essi considerati come Refaim, al pari degli Anachiti, ma i Moabiti li chiamavano Emim.

 

La paura ispirata da questa mitologia del tempo era molto forte anche perché era accompagnata dal valore in battaglia di questi popoli che avevano la credenza che la paura fosse il male e che un uomo si eleva a divinità compiendo gesta eroiche o morendo in battaglia

in un caso descritto in Deuteronomio 9:1-3  Mosè incoraggia il popolo sfatando questi miti

Ascolta, Israele! Oggi tu stai per passare il Giordano per andare a impadronirti di nazioni più grandi e più potenti di te, di città grandi e fortificate fino al cielo, di un popolo grande e alto di statura: dei figli degli Anachiti che tu conosci e dei quali hai sentito dire: «Chi mai può resistere ai figli di Anac?» Sappi dunque oggi che il SIGNORE, il tuo Dio è colui che marcerà alla tua testa come un fuoco che divora; egli li distruggerà e li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li farai perire in un attimo, come il SIGNORE ti ha detto

un altro elemento che ha generato confusione in quelli che hanno letto velocemente senza cercare i significati è la descrizione della tomba (letto) del re OG della stirpe dei REFRAIM descritta come conclusione del racconto della conquista del suo regno seppellito in una grande tomba di pietra ( 4 metri e mezzo e larga 2). Molte traduzioni più antiche della bibbia traducono la parola “duro” (usata dagli ebrei per definire qualunque metallo e le pietre) con “ferro” ma trattandosi si tomba è più plausibile tradurre con “pietra” ottenendo così il significato originale di: “TOMBA IN PIETRA”.

Deuteronomio 3:10-11

tutte le città della pianura, tutto Galaad, tutto Basan fino a Salca e a Edrei, città del regno di Og in Basan.  (Poiché Og, re di Basan, era rimasto solo della stirpe dei Refaim. Ecco, il suo letto, un letto di ferro, non è forse a Rabbat degli Ammoniti? Ha nove cubiti di lunghezza e quattro cubiti di larghezza, secondo il cubito di un uomo.) 

tra i prodi di Davide c’è il racconto di BENAIA che uccide un gigante di cinque cubiti (poco più di 2 metri) con la sua stessa arma indicando come zona di origine del gigante l’Egitto da come è descritta l’azione e la sua arma si può facilmente pensare a un antenato degli attuali MASAI

 1Cronache 11:22-24

Poi veniva Benaia, figlio di Ieoiada, figlio di un uomo di Cabseel, valoroso e celebre per le sue prodezze. Egli uccise i due grandi eroi di Moab. Discese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone, un giorno di neve. Uccise pure un Egiziano di statura enorme, alto cinque cubiti, che teneva in mano una lancia grossa come un subbio da tessitore; ma Benaia gli scese contro con un bastone, strappò di mano all’Egiziano la lancia, e se ne servì per ucciderlo. Questo fece Benaia, figlio di Ieoiada; e fu famoso fra i tre prodi.

 

Ai nostri giorni questo argomento è tornato di attualità a causa dei fotomontaggi presentati al concorso “ANOMALIE ARCHEOLOGICHE” e riportati dal NATIONAL GEOGRAPHIC inizialmente come foto vere di scavi archeologici che hanno sollevato il vespaio poi rettificando il discorso hanno ammesso di avere preso una cantonata causata dalla necessita giornalistica di essere i primi a pubblicare la notizia di una scoperta scientifica così importante. Purtroppo le scuse pubbliche del national geographic per non avere  fatto sufficienti controlli prima di pubblicare le foto risultate FAKE non sono bastate e oggi possiamo trovare su internet tanti pseudo studiosi acculturati di questa fantasia che tirano in ballo la bibbia senza avere la minima cognizione storica dell’argomento.

 

                                                                                                  Gaetano Fichera

Pubblicato da Chiesa Cristiana evangelica

Registrazioni e studi eseguiti presso la Chiesa Evangelica Pentecostale di Torre Archirafi - Riposto (CT)

Una risposta a “I RACCONTI DELLA BIBBIA SONO DI ORIGINE SUMERA?”

  1. Sul web c’é tanta spazzatura su questo argomento é un bene che i veri cristiani come te cercano e pubblicano le ricerche. Continua cosí

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